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Dal 20 al 22 Ottobre 2017, presso l'antico lavatoio di Sarzana, ha avuto luogo la prima mostra fotografica personale dal titolo "quello che le Donne dicono". La tanta gente che è intervenuta silenziosa, pacata, interessata, si è trovata davanti una bella cornice dal sapore retrò che sapeva di profumo di Donna, di lavoratrici, di sudore; un vecchio lavatoio che è stato reso dal Comune di Sarzana, luogo simbolo contro il femminicidio.
Tante le dimostrazioni di affetto, tante le parole spese, i complimenti, i consigli, le chiacchiere, le risate; amici, conoscenti e semplici passanti hanno giocato un ruolo importante nell'esposizione, a godere delle tante protagoniste di sguardi inequivocabilmente intensi, rudi, sorridenti, tetri.  

La prefazione e presentazione scritta ed ideata dal "Teatrante" spezzino Roberto Di Maio, ha inizializzato questo appuntamento che per molti è stato emozionante, così come raccontato nei tantissimi commenti lasciati bianco su nero.

L'esposizione è stata imbandita per fare in modo che lo sguardo del visitatore ricadesse soltanto sui soggetti ritratti, con una cornice scarna, in cartoncino bianco, dalla forma inequivocabile, una sorta di "polaroid" gigante dalla foto quadrata in bianco e nero. Bitonalità che non lascia scampo, ti guida dritto al punto, a loro, alle Donne, ai loro sguardi, ai loro sorrisi, ai pensieri, alle paure, al loro stato d'animo.

Sono stato, nel secolo scorso, un appassionato fotografo amatoriale e, come tale, ho sempre nutrito ammirazione verso quei temerari che osavano scegliere il taglio quadrato come propria cifra stilistica. Lo “square”, infatti, visivamente innaturale e compositivamente complesso, è sempre stato un formato di difficile gestione e di elitaria diffusione. Fantastico nel ritratto, ha avuto il suo più grande interprete in Richard Avedon che, unitamente alla sua fidata Rolleiflex 6x6, è stato autore di memorabili scatti in BN. 

Questa articolata introduzione per presentare la bella mostra di Fabius, al secolo Fabio Mottola, intitolata “Quello che le donne dicono” che si terrà il 20, 21 e 22 ottobre prossimi presso l'antico lavatoio situato in via Mascardi, a Sarzana (SP).

Il nostro “non fotografo” - così lui ama definirsi - immortala le sue “non modelle” nel loro, apparente, universo quotidiano. Sono scatti semplici ma rigorosi, equilibratamente curiosi ma, fondamentalmente, rispettosi dei soggetti ritratti.

Ragazze giovanissime, donne giovani e graziose signore sono compendiate, amalgamate, in un unico, affascinante plot narrativo racchiuso nel titolo dell’esposizione fotografica di cui sopra. E le “sue” donne dicono tanto… sguardi suadenti, espressioni divertite, soprese, pensose, rammaricate, preoccupate, speranzose, aperte, implose, ferite, dubbiose, enigmatiche e, in alcuni quadri, quasi imprigionate in una gabbia dalla quale anelano - forse -  fuggire.

La sapiente maestria con la quale Fabio riesce nel difficile esercizio d’equilibrare il nero profondo col bianco accecante - donando al supporto cartaceo quella tridimensionalità propria della vita reale - permette allo sguardo delle modelle di proiettarsi “al di fuori” del quadrato fotografico e di interagire con lo spettatore di turno. Gli occhi parlano, raccontano storie comuni, particolari, bizzarre che si palesano anche nelle varie gamme dei grigi, creando interrogativi, suspance e, in un quadro, meraviglia!

Termino questo, non breve, componimento con una “arguta” considerazione: “visitare questa non mostra di non modelle ad opera d’un non fotografo, riconcilia sia con le mostre, sia con le modelle e pure con la fotografia.

 

Bravo Fabio e bravi tutti coloro che vi ammireranno.

 

 

Roberto Di Maio, teatrante.

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