La ragazza con un sogno nella valigia (I PARTE)
Foto e testi: Fabio Mottola - Modella: Carolina Gibellini
Ciao amore mio, ecco di nuovo a scrivere il mio amore per te. Finalmente pare che quel giorno tanto atteso stia per arrivare. Quando passerai da qui sarò pronta a continuare il viaggio con te,
ho tante cose da raccontarti, e finalmente potrò farlo specchiandomi nei tuoi occhioni, vivendoti, amandoti più da vicino, e anche se il tuo lavoro ci ha portati a migliaia di chilometri di distanza, sarà bellissimo poter riassaporare il tuo profumo.
Adesso potremo starci accanto e non ci sarà più bisogno di scriverci. Non importa se dovremo fare dei sacrifici e sistemarci provvisoriamente in una piccola casa in affitto. Troverò anch'io un lavoro, ne sono certa, e mi divertirò a prepararti un piatto caldo al tuo rientro.
Ho imparato a fare anche la crostata grazie all'aiuto di mia mamma, quella santa donna non ne può più di mantenermi, ma so bene che lo fa con amore. Dirò ancora una volta ai miei che esco per comprare le sigarette per poi tornare a casa come tutte le sere,
ma mio padre penso abbia già capito le mie intenzioni. Fa finta di niente, e lo vedo triste e in ansia tutte le volte che apro quella maledetta porta. Mi accompagna all'uscio e mi da un bacio, come se fosse l'ultimo... Lui sa leggere dentro i miei occhi innamorati, così come io sapevo leggere i tuoi.
Ho un tale entusiasmo che la notte non dormo se prima non annuso il foulard che mi hai regalato tu. E' ancora pregno del tuo odore, della tua voglia, della tua ironia, dei tuoi assurdi sensi di colpa, delle tue mani, dei nostri baci.
Amore, devo dirti anche una cosa che ti riempirà di gioia, della stessa incredibile gioia che porto dentro da tanto tempo, ma che, per non farti soffrire ancor più la distanza, ho lasciato nascosta come fosse un segreto.
Te lo ricordi il giorno in cui hai preso la patente ed hai rubato le chiavi della macchina di tuo papà ? Aveva ancora la decappottabile, e in quella notte stellata, c'eravamo solo io e te. Qualche giorno dopo però, ricevesti la lettera e dovesti lasciare tutto e tutti all'improvviso.
Quando sei partito hai di certo lasciato un vuoto incolmabile. Mi sentivo morire e a giorni alterni svenivo tra le braccia dei miei. Poco tempo dopo, è arrivato un altro uomo a colmare la tua assenza.
Sapessi quanto ti somiglia, è tenero come te ed ha le tue stesse guancette. No, ti prego, non pensare che mi sia data ad un altro... Quest'uomo, è il frutto del nostro amore, un piccolo scriccioletto a cui ho dato il tuo stesso nome perchè tu dicevi che come lo pronunciavo io, ti piaceva da morire.